L'aria di Maggio,
al gusto di primavera.
La sento, non riesco a fermarla.
Imprigionata dalla presa,
gelosa di una fronda,
legata alla terra.
Fertile di vita.
Sfilano i soli tiepidi
dei giorni.
L'ombra dei tramonti.
L'alba, esultante d'allegria
impara la delicatezza
del mio profumo,
le sfumature dei miei colori,
tenui, riservati
agli occhi di chi
aspetta di incontarli.
Di ora in ora,
apro la mia bellezza
alla bellezza del mondo e
dono, nel rapido invecchiare
dei miei petali,
la dolcezza del miele
al ronzio aggrazziato
delle api.
Di ora in ora,
sfiorisce la mia
armonia.
E, nella prigione
di un'ingenua fronda,
di ora in ora,
rinasco.
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