lunedì 9 febbraio 2009

Getzemani

Solo.
tra undici sonni, solo.
il sospiro della notte,
sparsa tra ignari rami d'ulivo,
rapisce il sudore di un'anima inquieta.
E vibra nell'aria l'ultima preghiera.

Cadi.
La polvere calpesta le tue mani, 
intravede ciocche di fili d'erba
arsi dal calore del deserto.
Placano l'arsura della sete
bevendo lacrime di acqua
che, posata sulla pelle,
svela l'umanità dell'uomo.

Rotta è la quiete:
gemono le lame avide di carne,
vive nella vivacità delle torce.
Uno tra dodici,
discepolo tra i discepoli.
sboccia quel bacio privo d'Amore
che, confuso, offre il tuo nome.
Sparsa tra i rami d'ulivo,
l'agonia di un ultimo 
soffio di vita.



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