lunedì 9 febbraio 2009

Ad un'amica

Nell'abbraccio della notte, il mio respiro si fonde al tuo lento respiro che è accanto, seperato da un piccolo vuoto di luce.
E, nella stanza che dolce accoglie il mio sonno: profondamente ripenso.
Ripenso ai tuoi occhi nei miei, a come uno sguardo possa parlare molto più di mille parole e possa dare più amore e affetto di mille baci.
Ripenso al tuo tocco, a come può essere ricco di voce un semplice tocco, a come le tue mani hanno stretto le mie, a come una fugace carezza può imprimere un forte coraggio.
Ripenso ai pianti, alle mie lacrime, ma non alle lacrime che dense di imbarazzo scendono dagli occhi, ma alle lacrime che più silenziose scendono nell'intimità del cuore. Le mie lacrime avrebbero desiderato bagnare la punta del tuo cuore perché solo così la loro caduta priva di freno è cessata.
Quando due cuori parlano la stessa voce, il pianto instantaneo è solo un dolce sorriso.

Ripenso semplicemente a te, al tuo essere semplicemente madre, al tuo sorriso e al tuo ridere che complice richiama il mio in una ballo senza freno e senza inibizione.
E penso al miracolo, all'unicità unica nel suo essere spontanea della danza di due anime, intrecciate, che percorrono insieme, quasi fondendosi, un veloce tratto di vita.
E penso al dono, un dono che regala al mio cuore mille emozioni, che immutabile è nella voce dei tuoi passi, nel rapire l'immagine dei tuoi capelli riempiti di sole, nel sapore di racconti che raccontano il senso, l'insieme dei suoni, le note di una vita unica: la tua.
E nell'abbraccio della notte, separato da un piccolo vuoto di luce, il mio respiro accompagna la ritmica cadenza del tuo, e stringe a sé la tua mano.
Nell'abbraccio della notte: è per sempre.

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