Ho ingannato nell'angoscia
la tristezza di un amico.
La mia, in un'isola
senza cura.
Tra le mani di una camicia
senza bottoni.
Stringe la follia.
Tace la mia bocca.
Digrigna fra i denti,
vocaboli mai uditi
al di là di una porta
sorda di rumori.
Il mio silenzio ora nutre
la rotondità di una roccia
e muove la fatica
dei monti,
sfamati a Saint-Remy.

Nessun commento:
Posta un commento