lunedì 9 febbraio 2009

Amanti

Giovani, ingenui.
Acerbi come il frutto nel seme.
Rincorrete la distanza del Amore.
Divisi, nello spazio di un giorno.
Lento. 
Pigro.
Interminabile, passione.
Interminabile, voglia.
Ogni pensiero si affaccia
alla finestra del amato.
Annusa il profumo del suo corpo,
la gentilezza del suo intuito,
l'odore delle sue dita.
Velati tra lenzuola,
madide di sudore,
eccitate dal battito
veloce del respiro.
Trattieni nel palmo di una mano
urla, rubate al piacere.
Confuse al dolore.
Imprigioni nei baci,
la morbidezza dei suoi seni,
nudi. Rigidi
nell'ansia dell'incontro.
Sfiorati dalla punta delle dita.
Nell'affanno del ventre,
nel tremore delle labbra,
si abbandona al tuo abbraccio,
la nudità dell'Amante,
sopraffatta dall'ultimo grido

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