lo lega a te in un'ultima stretta di carne con carne.
osservi in silenzio, il sudore ricopre la pelle e lieve confonde le gocce di occhi bagnati da rabbia e tristezza.
quel corpo, un tempo cresciuto nel grembo sfiorato da aria divina, sul grembo ora sfoga: fatica, dolore,
e accoglie peccati lontani di anni.
abbracci quel figlio, Madre. tuo figlio.
vivi ancora negli occhi momenti di umana ferocia.
Sfiori, oh carezza, i capelli scomposti intrisi di lunga agonia.
la pietra fredda e ferma, accompagna il tuo velo lento, rivolto al corpo privo di vita.
e mostra per sempre quei gesti d'amore di donna, di madre, di serva
che perde un giovane figlio.
Vi guardo: il blocco di pietra. Raccoglie in sé un attimo, svelato e discreto.
Ricordo di un gesto, di un uomo. Di un dio ricolmo d'amore assoluto
la pietra fredda e ferma, accompagna il tuo velo lento, rivolto al corpo privo di vita.
e mostra per sempre quei gesti d'amore di donna, di madre, di serva
che perde un giovane figlio.
Vi guardo: il blocco di pietra. Raccoglie in sé un attimo, svelato e discreto.
Ricordo di un gesto, di un uomo. Di un dio ricolmo d'amore assoluto
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