sabato 5 ottobre 2013

Il contenitore

Non c'è nulla da comprendere.
Nessun contenitore sa raccogliere
il suo contenuto come l'Amore.
Stretto tra il suo respiro,
ogni riflesso del giorno assume tonalità imprevedibili.
Non importa se rivede scene già viste:
ogni recita con lui è una prima.
Attraversa in un momento cento pensieri diversi
e dona loro la forma di un'emozione.
Non assume mai la stessa posizione di fronte alle tue paure,
eppure le respinge. Una dopo l'altra.
Questa è la sua legge.
Come l'acqua scivola sulla ceramica bianca,
scorre attraverso la viscere del tuo ventre.
Dandone una forma nuova.
Nutrendo di una vita, la vita.
Bacia il tuo stesso genere.
E, incompreso, pulsa la sua forza tra
l'odore di due corpi semplicemente uguali.
Non scappare.
Non essere impaurito dalla diversità che può donarti.
Le pecore di un gregge necessitano della voce di un cane.
Con lui, puoi scegliere di abbaiare.
A tutto:la tua vitalità.
Giovane.Senza esserlo.
Presente. Senza esserlo.
Musicale. Senza note.
Che passione questo Amore...
Nato dove, senza volere, voleva nascere.
Dove si nutre.
In questo punto. In quest'istante,
E mai altrove.
Illuso, mai esausto delle sue convinzioni.
Gentile e immediato.
Foraggio dell'anima,
Unito a lei o solo nell'infinità senza ora.
Mai sazio.
Continua la sua crescita perché, dimmelo, tu lo sai:
neppure le stelle hanno ancora capito quali confini possono dargli.

Amo. E amando. Non ho confine.
Tra le stelle, anch'io.
Accarezzo il mio contenuto.