martedì 3 marzo 2009

Sull'isola


Un cristallo
d'acqua sfumato
da una ruga di sabbia,
liscia come carta,
intreccia la punta
dei tuoi piedi scalzi
alla deriva dei sensi.
Fra lacrime di sudore,
rallegri il sapore
di sale, infranto
nella sinuosità femminile
arrotondata dalla spiaggia.

Quell'orizzonte,
luce di smeraldo,
respinge il desiderio
di una nuvola
troppo debole oggi
per bagnare
d'attrazione
le tue labbra
con la dolcezza
di una rugiada
al vapore del cielo.

Allontani all'ombra
candida di un seno,
rapito alla
timidezza del sole,
la vergogna del giorno.
Svestito nell'amore
di un letto,
accarezza l'ombelico.
Nei tuoi occhi la
quiete azzurra
accoglie l'aroma
sensuale del bronzo.

Così,
spruzzata
di fascino
da un'isola
distante dalla
carnagione
grigia del cielo

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