giovedì 21 gennaio 2016

Volo

I tuoi piccoli occhi nocciola,
una manciata di parole...
Di quelle che trovano un senso,
pur non avendolo.
Che colorano d'allegria le pareti
di una stanza.
Che lasciano traccia e ricordi nel cuore
di chi accompagna il tuo sonno
intrecciando cinque piccole dita.
Il silenzio tranquillo del tuo
respiro. Vivo, nitido in questa
notte bagnata dalla pioggia.
Ti accarezzo la punta del naso
mentre chiedi se un angelo
ancor più minuto di te, è capace di volare.
Come te, ora può volare solo
seguendo il tocco e l'intenzione
delle mie dita.
Adoro, solo, l'idea che tu potrai
spiccare il tuo volo
più lungo, quello lontano da me,
il volo che dona maturità alla
giovinezza. che tramuta un
bambino in un uomo.
Mai avrei
scelto un nome tanto dolce da
far scivolare tra due labbra.
Le tue, ogni volta che chiederanno:
e tu, come ti chiami?
Angelo:
Amo vederti crescere,
i tuoi passi allungarsi.
Una corsa, rapida, sicura.
Immagina un traguardo,
due metri scarsi: sei "mio".
Le mia braccia sotto le tue.
Quel salto verso il cielo.
Quel cielo dove sceglierai
di volare.
Libero.
In compagnia o in solitudine.







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