lunedì 7 aprile 2014

Scorcio d'estate

Un battito solitario.
Tuona la sete di verità.
L'istante si accende di polvere di sole.
Risuona un passo strapazzato.
Tre bastoni vincono il tavolo di marmo.
Di bicchiere in bicchiere.
Il profumo di vino accende i respiri.
E qualche ragazza torna bambina.
Pattinando e fingendosi matura al richiamo
del tramonto.
La maturità del sesso.
Nella metà di un prato dedicato a fiori ed erba vergine.

Prendimi, adesso!
Quando il calore è colore.
Insegnami la verità di un battito d'amore.
E sfiorami la notte, la pelle.
Lascia le tue pupille solleticare i miei piedi.
La legge è natura.
Cieca allo scoccare dei minuti.
Congelata nei ghiacciai dei secondi.
Nella futilità degli spazi che dividono.
E nelle parole imprigionate tra il sudore delle mani.
Prendilo il mio sudore, perché è tuo.
Senza il tuo profumo non avrebbe mai
ammorbidito la mia schiena.
Succosa di emozioni e brividi senza
memoria.
In te, la profondità intima del mio dolore,
ricama per sempre l'anima
di due labbra, cucite una sull'altra.
Eppure così rapide nel loro vociare.
Il desiderio imprigiona il mio
cuore ad una federa color carne.
In due dita, una carezza spegne
la solitudine di una lacrima. 
Ho caldo. Le mie gambe cercano
il sorriso del mattino.
Che amo. Con te, tra la palpebre
della mia immaginazione.

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