Un battito solitario.
Tuona la sete di verità.
L'istante si accende di polvere di sole.
Risuona un passo strapazzato.
Tre bastoni vincono il tavolo di marmo.
Di bicchiere in bicchiere.
Il profumo di vino accende i respiri.
E qualche ragazza torna bambina.
Pattinando e fingendosi matura al
richiamo
del tramonto.
La maturità del sesso.
Nella metà di un prato dedicato
a fiori ed erba vergine.
Prendimi, adesso!
Quando
il calore è colore.
Insegnami la verità di un battito
d'amore.
E sfiorami la notte, la pelle.
Lascia le tue pupille solleticare
i miei piedi.
La legge è natura.
Cieca allo scoccare
dei minuti.
Congelata nei ghiacciai dei secondi.
Nella futilità degli spazi che dividono.
E nelle parole imprigionate tra il sudore
delle mani.
Prendilo il mio sudore, perché è tuo.
Senza il tuo profumo non avrebbe
mai
ammorbidito la mia schiena.
Succosa di emozioni e brividi senza
memoria.
In te, la profondità intima del mio dolore,
ricama per sempre l'anima
di due labbra, cucite una sull'altra.
Eppure così rapide nel loro vociare.
Il desiderio imprigiona il mio
cuore ad una federa color carne.
In due dita, una carezza spegne
la solitudine di una lacrima.
Ho caldo. Le mie gambe cercano
il sorriso del mattino.
Che amo. Con te, tra la palpebre
della mia immaginazione.
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